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Autore: Chainblock Team

La Bullrun sta tornando!

“Quando ho creato l’indicatore bitcoin RHODL Ratio nel 2020, una cosa che mi ha colpito è stato il fatto che mostrava la formazione di un nuovo ciclo rialzista… quando il valore del rapporto tra le monete più giovani iniziava a crescere. Ed è proprio in questo momento che ci troviamo”, ha dichiarato Philip Swift, creatore della risorsa tecnica LookIntoBitcoin e cofondatore della suite di trading Decentrader.

“Non fatevi prendere dal panico per i piccoli pullback dei prezzi. Fate zoom out”.

L’utilità di creare un Nft della propria voce

Dati espressivi, blockchain e arte (dunque diritto d’autore) sono sempre più intrecciati. Secondo Federico Pecoraro di Chainblock, i Non fungible token potrebbero essere utilizzati per tutelare i propri dati espressivi. “L’utilità di creare un Nft della propria voce potrebbe essere quella di creare un’opera d’arte o un prodotto digitale unico che rappresenti la voce dell’artista. Ci sono molte ragioni per cui qualcuno potrebbe voler creare un Nft della propria voce. Ad esempio, per creare un’esperienza di ascolto esclusiva per i fan o per dimostrare la propria abilità vocale in un formato digitale unico e inimitabile”.

Per quanto riguarda le frequenze slegate dal contenuto, “ci sono tecniche di elaborazione del segnale che consentono di estrarre le caratteristiche acustiche della voce, come il timbro e la tonalità, senza rivelare il contenuto effettivo delle parole pronunciate. Ad esempio, la tecnica chiamata ‘analisi dei formanti’ può essere utilizzata per estrarre le frequenze risonanti della voce senza considerare il contenuto delle parole pronunciate. Ciò consente di creare un Nft che rappresenta le caratteristiche acustiche uniche della voce dell’artista, senza rivelare il contenuto”.

Secondo Pecoraro, “un Nft può essere utilizzato per creare un registro digitale immutabile e unico per un’opera d’arte o un prodotto digitale che rappresenta la voce di una persona. Ciò può aiutare a garantire che la voce non venga utilizzata senza il consenso della persona. Inoltre, gli Nft offrono anche la possibilità di monitorare l’uso della voce e di ricevere una parte dei guadagni derivanti dall’uso commerciale della stessa”.

fonte @Forbes
link all’articolo completo: https://forbes.it/2023/04/03/intelligenza-artificiale-possibile-tutelare-propria-voce/ 

Genesis dichiara bancarotta

Genesis Global ha gettato la spugna: si trovava in gravi problemi finanziari sin dal crollo di FTX.

Il crypto-lender Genesis ha presentato istanza di fallimento Chapter 11 nel Distretto meridionale di New York. L’azienda ha stimato passività comprese fra 1 e 10 miliardi di dollari, ma anche asset con un simile valore complessivo.

Secondo report precedenti, l’azienda pianificava di dichiarare bancarotta nel caso in cui non fosse stata in grado di raccogliere capitali sufficienti per arginare la sua crisi di liquidità. In un comunicato stampa del 19 gennaio, Genesis ha affermato di aver avviato discussioni con consulenti, creditori e la società madre Digital Currency Group (DCG), per “valutare il percorso più efficace per preservare gli asset e portare avanti l’attività.

Nonostante la bancarotta, Genesis continuerà a supportare i suoi servizi di derivati, spot trading, broker-dealer e custodia. L’azienda ha inoltre affermato di possedere 150 milioni di dollari in contanti, che “forniranno ampia liquidità per supportare le operazioni commerciali in corso e agevolare il processo di ristrutturazione.

Il processo di ristrutturazione sarà guidato da un “comitato speciale indipendente” del consiglio d’amministrazione dell’azienda. L’obiettivo dell’azienda è arrivare ad un “risultato ottimale per i clienti sia di Genesis che di Gemini Earn.

L’azienda ha sospeso i prelievi dalla sua piattaforma nel novembre del 2022, a causa delle turbolenze del mercato causate dal crollo di FTX. Cameron Winklevoss, co-fondatore di Gemini, ha spiegato su Twitter che questa istanza di fallimento rappresenta un passo cruciale” affinché gli utenti di Gemini possano recuperare i propri asset.

Sia Genesis che Gemini sono stati accusate dalla Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti di aver offerto titoli azionari non registrati tramite il programma Earn. Pare inoltre che Digital Currency Group potrebbe essere costretta a vendere parte del suo portfolio d’investimento da 500 milioni di dollari per compensare le passività di Genesis.

Buon anno da Chainblock

Come ogni anno ci auguriamo di aggiungere un altro mattoncino alla nostra realtà e soprattutto vorremmo ringraziare i nostri amici e clienti che ci supportano dal 2013.

Per omaggiarvi, abbiamo attivato un codice sconto da utilizzare sui nostri ATM. La validità é fino al 14 Gennaio e consente di ottenere uno sconto del 30% di fee su ogni transazione.

Codice Sconto: Welcome2023

Il Team di Chainblock vi augura un buon 2023!

Brasile | Criptovalute come metodo di pagamento

La legge è stata approvata dalla Camera dei Deputati del Brasile, ma richiede ancora l’approvazione del ramo esecutivo per essere promulgata.

Sebbene il Brasile non abbia reso legale Bitcoin come ha fatto El Salvador lo scorso anno, la nazione sudamericana ha approvato una legge che legalizza i pagamenti in criptovaluta in tutto il Paese.

La Camera dei Deputati del Brasile, un organo legislativo federale, ha approvato un quadro normativo che legalizza l’uso delle criptovalute come metodo di pagamento all’interno del Paese. Sebbene questo rappresenti un progresso significativo per le criptovalute in Brasile, la legge richiede ancora la firma del Presidente per essere promulgata.

L’approvazione della legge non rende legale nessuna criptovaluta all’interno del Paese. La legge includerà le valute digitali e i programmi di miglia aeree nella definizione dei metodi di pagamento che sono sotto la supervisione della banca centrale brasiliana.

Dopo l’approvazione della legge, il ramo esecutivo del Governo dovrà decidere quale ufficio sarà incaricato della supervisione. Tuttavia, i token che saranno considerati security rimarranno sotto la giurisdizione della Brazilian Securities and Exchange Commission (CVM).

Oltre a classificare le criptovalute come metodo di pagamento, la legge consente la creazione di licenze per le piattaforme di crypto exchange e per la custodia e la gestione delle criptovalute da parte di terzi. Inoltre, la legge richiederà agli exchange di fare una chiara distinzione tra fondi aziendali e fondi degli utenti, per evitare un altro incidente come il fallimento di FTX.

FONTE

Criptovalute e tasse | Legge di Bilancio 2023

Nella bozza della legge di bilancio 2023 arriva anche la regolamentazione relativa al trattamento fiscale delle criptovalute.

La bozza, che ovviamente per ora è considerabile come una eventualità dato che la discussione della legge deve ancora essere affrontata dal parlamento, va quindi a stabilire in maniera inequivocabile l’inquadramento fiscale delle “cripto attività” e le relative conseguenze, oltre a indicare le possibilità di regolarizzazione per chi, negli anni passati, non si è mai posto il problema della loro dichiarazione

Tasse sulle criptovalute: dall’1 gennaio 2023 si pagherà il 26% sulle plusvalenze (sopra i 2000 euro)

Nella bozza della legge di bilancio lo “status” delle cripto attività viene stabilito dall’articolo 30, che va a ricondurre le plusvalenze da loro generate nel dominio dei “Redditi diversi” definiti all’articolo 67 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi, e a cui si applica una tassazione del 26%.

Viene introdotta anche una franchigia: tutte le plusvalenze al di sotto dei 2000 euro (per anno di imposta) sono considerate esentasse. E, inoltre, le operazioni di conversione tra criptovalute diverse non costituiscono un evento fiscalmente rilevante.

Ciò significa, in altri termini, che come plusvalenza si intende solamente la differenza tra il valore di vendita e quello di acquisto delle cripto attività: quest’ultimo dovrà essere documentato a cura del contribuente e, in caso di impossibiltà, verrà assunto il valore 0 come costo d’acquisto. Su questo aspetto, però, è lasciata aperta una strada differente, come vedremo poco oltre. A partire dal 1 gennaio 2023, inoltre, le cripto attività dovranno essere indicate nel quadro RW della dichiarazione dei redditi, a solo scopo di monitoraggio fiscale.

Questa impostazione ha il pregio di stabilire una norma chiara dopo anni di ipotesi e dubbi, sgombrando inoltre il campo da quelle interpretazioni (anche ad opera dell’Agenzia delle Entrate che, ricordiamo, non è fonte di diritto) che vedevano l’equiparazione delle criptovalute a valute estere e per le quali le conversioni cripto-cripto rappresentavano un evento fiscale rilevante, andando ad aggravare la complessità dei conseguenti adempimenti.

Quindi, riassumendo, quanto segue è ciò che accadrà dall’1 gennaio 2023 se la bozza venisse approvata in questa forma:

  • Plusvalenze da criptovalute come “Redditi diversi” tassate al 26% se superiori a 2000 euro per anno di imposta
  • Obbligo di dichiarazione in quadro RW a scopo di monitoraggio fiscale
  • Nessuna rilevanza fiscale delle operazioni cripto-cripto
Tasse sulle criptovalute: il nodo del valore d’acquisto e l’opzione rivalutazione

Come dicevamo sopra, il valore d’acquisto di una cripto attività diventa un parametro chiave per poter stabilire l’ammontare della plusvalenza e, conseguentemente, dell’ammontare dell’imposta da versare. Se non vi sono particolari problematiche per il contribuente che ha modo di poter dimostrare e documentare quale sia stato il valore d’acquisto delle criptoattività in suo possesso, la questione si fa più delicata per coloro i quali non hanno modo di dimostrare alcun valore d’acquisto, eventualità non poi così remota trattandosi di criptovalute. 

Come dicevamo l’articolo 30 stabilisce che in mancanza di un valore d’acquisto documentabile, esso sia assunto come “0”: con questa eventualità la plusvalenza sarà di fatto equivalente al valore totale in possesso, e pertanto la tassazione sarà applicata interamente ad esso.

FONTE

NFT | il multiverso di Mina

La storica etichetta fondata da Mina e dal padre amplia e ripensa il proprio catalogo con numerose ristampe in vinile, nastri e un’ampia sezione NFT.

Un passo indietro.

La label viene fondata da Mina insieme al padre Giacomo Mazzini per valorizzare al massimo la propria autonomia artistica. Una visione sicuramente lungimirante ripensando a come poi in futuro la discografia è cambiata ed è ritornata, in parte, nella mani dell’artista. Così, dopo 55 anni, viene ripensata e ampliata la Pdu con un immaginario preciso e grandioso che mira a riportare l’interesse sull’oggetto musicale in alternativa (ma non in contrapposizione) con la musica fluida. La visione di Massimiliano Pani (compositore, arrangiatore e produttore), figlio di Mina, è sensata e coerente: “L’obiettivo di PDU è essere la trattoria che fa le cose a mano”, specifica e continua sottolineando “La volontà è di fare un prodotto con un alto contenuto artistico. Noi pensiamo che queste cose abbiano una unicità”. A supporto, ovviamente, c’è un team qualità composto da tecnici ed esperti come Celeste Frigo e Marco Bosisio.

L’idea è prendersi una fetta di mercato degli appassionati e collezionisti che perseguono alta qualità sonora ma anche con una certa attenzione alla parte grafica: vi saranno disegni inediti di Gianni Ronco e fotografie di Mauro Balletti. Le prime uscite di Mina saranno tre: Dilettevoli Eccedenze, un album raccolta con “deep cuts” (rarità, b side, inediti); Encadenados, un disco interamente cantato da Mina in spagnolo pubblicato una sola volta nel mercato spagnolo negli anni ’90 e poi Mina in Studio 2001-2021, doppio album in vinile mai pubblicato in cd, che ripropone il repertorio del dvd Mina in Studio del 2001 (ormai da tempo fuori catalogo) arricchito con l’inedita Accarezzame. Le prime tre pubblicazioni sono tutte con degli inediti di Mina, in più il prossimo sarà un disco di totali inediti e uscirà a gennaio come riferito da Pani, pubblicato solo in formato fisico e non sulle piattaforme streaming.

La scelta di guardare anche avanti è contemporanea e necessaria, senza farsi abbagliare dall’hype: “L’NFT è il futuro del collezionismo”, ma specifica che c’è stato un saliscendi vorticoso anche riferito a materiali di dubbio valore. Quindi sullo store del sito saranno disponibili oggetti da collezione in nft: le prime proposte di opere grafiche sono di Mauro Balletti (per le copertine degli album di Mina Canarino Mannaro, Rane Supreme, Salomè e Veleno) con immagini inedite che diventano così opere digitali con tecnologia blockchain (completate da video in cui l’autore spiega il procedimento di realizzazione).

Il primo NFT musicale di Mina: composto da due nuove cover, canzoni standard mai cantate prima: Almost blue e Eu sei que voi te amar. Avrà per copertina una bellissima idea grafica digitale realizzata da Gianni Ronco.

Mina è stata prima in tante cose ed è sempre stata capace di valorizzare al massimo la propria arte. Non è un progetto che va contro qualcuno ma un’aggiunta per gli appassionati che cercano qualcosa di diverso: un multiverso di Mina, in espansione.

FB e IG puntano ancora sugli NFT, ma in Italia c’é anche altro.

Meta ha concluso l’implementazione del supporto per token non fungibili o NFT negli Stati Uniti. La società ha iniziato a offrire ai creatori selezionati nel paese la possibilità di mostrare i propri token su Facebook e Instagram all’inizio di quest’anno. Ma ora tutti gli iscritti possono mostrare le proprie collezioni su entrambe le piattaforme, che si tratti di NFT che hanno creato e stanno vendendo o di qualcosa che hanno acquistato dai creatori. Chi usa tutte e due le app di social media può inviare i propri oggetti da collezione digitali da entrambe, in modo da non doverli condividere due volte.

A seguito della notizia, la possibilità di pubblicare raccolte NFT su Instagram è ora disponibile per gli utenti in 100 paesi. Il social network ha annunciato per la prima volta che avrebbe esteso la disponibilità della funzione ad agosto ai paesi dell’Africa, dell’Asia-Pacifico, del Medio Oriente e delle Americhe. Una mossa anticipatoria, secondo molti, del lancio del metaverso, dove gli NFT dovrebbero svolgere un ruolo centrale, anche determinante.

Chainblock conosciuta come l’azienda degli ATM Bitcoin dal 2013, sta ultimando la sua piattaforma dedicata agli NFT. La piattaforma permetterá di estendere il suo uso alle aziende e artisti che vorrebbero offrire un ulteriore prodotto o integrarlo ad un business esistente.

Il progetto di Chainblock, iniziato quasi due anni fa, sta svolgendo al termine per essere mostrato al grande pubblico.

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Colorado | Bitcoin per pagare le tasse

I cittadini residenti nel Colorado possono ora aprire il loro portafoglio Bitcoin per pagare le tasse.

In Colorado, le tasse di pagano con Bitcoin

L’annuncio è giunto in occasione della prima giornata dell’evento Denver Startup Week in scena nella capitale. Si concretizza così un progetto già anticipato nei primi mesi dell’anno, quando il governatore Jared Polis ha manifestato la volontà di implementare l’impiego della criptovaluta per far fronte agli oneri fiscali. In un primo momento sarà possibile eseguire le transazioni solo se in possesso di un wallet associato all’account PayPal.

Questa “opportunità” interessa sia i privati cittadini sia le imprese. La volontà messa nero su bianco dallo stato è quella di supportare sempre più lo sviluppo e l’innovazione delle tecnologie legate all’ambito blockchain.

Abbiamo già citato il governatore Jared Polis, che per sostenere la propria campagna elettorale, in vista di una possibile conferma al proprio ruolo, ha deciso di accettare donazioni sotto forma di monete virtuali. Ha inoltre messo in vendita una collezione di NFT (Non-Fungible Token) che raffigurano i suoi manifesti, ognuno dei quali al prezzo di 52,80 dollari.

ETH | Merge completato con successo, ora ufficialmente un network POS

Dopo innumerevoli ritardi, il team di Ethereum è riuscito nell’impresa: il sistema di consenso è ora Proof-of-Stake

Il Merge di Ethereum si è concluso con successo, segnando il passaggio completo del network a un sistema di consenso Proof-of-Stake.

Il 15 settembre alle 6:42:42 UTC – al blocco numero 15537393, quando la Terminal Total Difficulty della rete ha raggiunto un valore di 58750000000000000000000 – l’Execution Layer del mainnet di Ethereum si è fuso con il Consensus Layer della Beacon Chain. La rete ha quindi abbandonato il precedente sistema di consenso Proof-of-Work.

La Ethereum Foundation sostiene che il Merge ridurrà i consumi energetici del network del 99,95%, e porrà le basi per futuri miglioramenti della scalabilità.